Marco Gargiulo

Amateur Underwater Photographer

#31 Vervece con Mimmo, Manuel e Veronica

La sveglia stamattina suona molto presto, ho alcune cose da sbrigare prima di recarmi al mare. Alle 7:30 scendo per andare in pescheria poi ritorno a casa a chiudere lo scafandro e metterlo sottovuoto.  Passo anche per il garage per posare la muta stagna e prendere quella umida, è giunta l’ora di “assaporare” l’acqua salata sulla pelle.

Alle 8:30 sono al Punta Campanella Diving di Massa Lubrense e c’è già Mimmo con la sua amica Sara, ma anche tanti clienti che necessitano dell’attrezzatura per immergersi. Arrivano ben presto anche Manuel e sua madre Veronica, con la quale ci eravamo sentiti in settimana per immergerci insieme. I preparativi sono accurati per vestire di tutto punto i subacquei stranieri e siamo pronti alle 9:30. 

Oggi oltre al cambio della muta c’è anche il cambio dell’obiettivo; nel  minidome Saga Dive ho montato il Tokina 10-17 mm sulla mia Nauticam NA-D850 poiché il Sigma 15 mm che uso abitualmente si è “svitato” e non è al momento utilizzabile.

Il mare è veramente calmo, c’è un bel sole e la temperatura dell’aria è piacevolissima. Durante la navigazione verso lo Scoglio del Vervece l’acqua dalla superficie sembra limpida. Ovviamente non posso perdermi l’occasione di scattare un selfie ricordo, anche se mi viene in aiuto Veronica con il suo iPhone. 

Raggiungiamo la boa sommersa e Stefano si tuffa per “agganciarla”. Ormeggiamo e ci prepariamo. Gianluigi, Vittoria e Stefano portano in acqua i turisti, io e  Mimmo ce ne andiamo da soli verso le gorgonie rosse.

La visibilità non è proprio come immaginavamo dalla superficie, ma comunque ci consente di avere una bella visione d’insieme del fondale. Tra i grandi ventagli di Paramuricea clavata ci sono alcune grandi spugne di colore grigio, peccato che quasi tutte le gorgonie hanno i polipi chiusi. Sui rossi rami ci sono delle uova gelatinose deposte dai calamari. Raggiungo le gorgonie gialle e poi sotto un grande masso incontro nuovamente la musdea Phycis phicis che resta immobile sul fondo fin quando non viene disturbata dal lampo dei miei flash.

Mentre scatto qualche foto al pesce che entra ed esce dalla sua tana, arrivano sul posto anche il gruppo di subacquei con Manuel e Veronica. Qui c’è anche uno scorfano rosso, ma avendo accumulato già alcuni minuti di decompressione durante la permanenza sulla foresta di gorgonie rosse, non posso dedicarmi a lui per molto tempo. Raggiungo a circa 14 metri di profondità le margherite di mare ed in lontananza, sopra di me, vedo i barracuda ma ho già 9 minuti di sosta da effettuare e non posso seguirli. Di aria nella bombola ne avrei a sufficienza ma non ho intenzione di farmi attendere dal gruppo e quindi desisto.

Mi fermo un attimo alla Madonnina per uno scatto al volo con il gruppo di subacquei ed un selfie con Veronica e Manuel ma poi sono indotto dal computer subacqueo alla risalita per non accumulare altra decompressione.

Fortunatamente anche a pochi metri d’acqua c’è da godere delle bellezze del sito d’immersione. Ci sono alcune rigogliose chiazze di Parazoanthus axinellae nelle zone ombrose della roccia. Tra i gialli “fiorellini” c’è anche un granchio facchino Dromia personata che si sposta in cerca di una zona più tranquilla. In superficie poi, proprio sotto la barca, uno ctenoforo iridescente.

Ritorniamo a terra e mentre l’equipaggio del Punta Campanella Diving si prepara per una nuova imminente uscita in mare, io mi dedico al lavaggio dell’attrezzatura, alla doccia calda ed infine ai saluti ai miei amici Veronica e Manuel, mentre Mimmo e Sara tornano in mare per fare una passeggiata in apnea.

Risalgo sullo scooter e mi dirigo verso Sorrento. Il programma odierno è quello di pranzare a casa e poi andare in spiaggia con mia moglie. Quando arrivo nel mio studio, apro lo scafandro e rimuovo la scheda di memoria dalla Nikon D850, poi mi dedico a cucinare gli spaghetti alle vongole. Mariolina non ha tanta voglia di scendere a piedi al porto, interdetto ai veicoli a causa della Rolex Cup di vela che si svolge in questi giorni a Sorrento, quindi approfitto per distendermi sul divano e sonnecchiare mentre in tv c’è la partita. 

 

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