Marco Gargiulo

#34 Cala di Puolo – Immersione Crepuscolare

Le giornate lavorative stanno diventando interminabili, piene di impegni che si protraggono fino a tarda sera. Anche la notte non concede tregua: il sonno è disturbato dai mille pensieri che si affollano nella mia mente. Sono le 5:30 quando mi alzo dal letto per affrontare una nuova giornata di lavoro rovente. Il caldo si fa già sentire, accentuato dal traffico in costante aumento lungo la strada statale sorrentina.

La mia unica speranza, in verità, è riuscire a onorare l’invito per l’immersione notturna di questa sera. Ne ho bisogno: per ricaricarmi di azoto, certo, ma soprattutto di quella energia positiva che solo il mare riesce a trasmettermi.

Alle 8:30 sono a Napoli, in quello che ormai posso definire a tutti gli effetti il mio posto di lavoro. Ci resto fino al primo pomeriggio, poi mi rimetto in marcia verso casa. Mi fermo all’Oasi di Vico Equense per mangiare qualcosa e ammirare il mare.

 

Una breve pausa, prima di tornare alla scrivania dove le incombenze continuano ad accumularsi. Solo qualche minuto prima delle 19 riesco a staccare: metto da parte tutto, incluso il telefono, e salgo sullo scooter per raggiungere il Punta Campanella Diving Sorrento. Finalmente, è tempo di rilassarsi un po’.

Arrivo puntuale al diving e vengo accolto dal mio caro amico Fabio Russo. Insieme a lui ci sono Gianluigi, Alessandra e Fabien, il nuovo membro dello staff, mentre Lisa ci saluta prima di andare via. Incontro anche Veronica, con cui scatto una foto ricordo.

Nel frattempo, il sole inizia a calare e i tavoli dei ristoranti si riempiono di turisti. Alla golden hour saliamo a bordo del Marangone e ci dirigiamo verso Cala di Puolo. C’è un po’ di onda, ma il cielo è ancora rischiarato dalla luce solare.

Una volta sul punto, mi preparo per l’immersione dopo il consueto “selfone” sul Marangone. Entro in acqua alle 20:30, c’è ancora molta luce e potrei definire questa immersione come crepuscolare. 

Oggi porto con me due computer subacquei: il nuovo Ratio della Dive System e il mio storico Shearwater Perdix, che avevo smarrito a gennaio e che, grazie a Luigi Di Maio, cugino di Gianluigi, è finalmente tornato nelle mie mani dopo essere stato ritrovato sott’acqua. Avevo preparato un pacchetto regalo per lui da lasciare al diving, ma un imprevisto ha impedito la consegna proprio stasera.

Mi separo dal gruppo e seguo il pendio ciottoloso, poi sabbioso. Incontro subito una murena, poi una coppia di pesci pettine ancora fuori dal sedimento, pronti a rifugiarsi sotto la sabbia per la notte. Sul fondo trovo anche un’ancora abbandonata e un piccolo braccialetto floreale che raccolgo. Scendendo fino ai sargassi, a circa 35 metri, avvisto un capone ubriaco – poco collaborativo a causa della luce ancora intensa – che ben presto si dilegua. Proseguendo, incontro una grande stella cuscinetto, poi inizio la risalita lungo il pendio degradante.

Raggiungo la parete ricoperta da chiazze di posidonia e inizio a cercare tra le foglie … ma niente pesce ago. Continuo verso la punta e vedo le luci di Fabio e del suo gruppo di sub che mi vengono incontro. Frugando tra le foglie, individuo un piccolo signàtide che mostro con entusiasmo ai miei compagni d’immersione.

Proseguiamo insieme, cercando di goderci appieno l’atmosfera crepuscolare. Sulla via del ritorno verso terra, i miei amici avvistano una seppia, che purtroppo non riesco a vedere, e un piccolo polpo. Poi arriva il momento di risalire.

Gianluigi ci recupera e rientriamo rapidamente a Sorrento. Una volta a terra, risciacquo tutta la mia attrezzatura nella capiente vasca, poi la sistemo ad asciugare e la ripongo nel borsone.

È tempo di salutare tutti, ma non senza un ultimo selfie con Fabien sotto la nuova scritta PUNTA CAMPANELLA DIVING SORRENTO, realizzata apposta per i miei scatti. Devo ammetterlo: Gianluigi pensa sempre a me!

Dopo le 22 rientro a casa, apro lo scafandro e sistemo ogni cosa. Finalmente posso concedermi una cena e una meritata doccia. Sono stanco, certo, ma anche profondamente rilassato e rigenerato. Stanotte, lo sento, dormirò sereno… carico di azoto!

 

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