Marco Gargiulo

#57 Marina Grande di Sorrento – Immersione Notturna

La sveglia odierna è dolce, è il mio ultimo giorno di lavoro prima delle ferie natalizie e mi sono ritagliato una giornata tranquilla di lavoro in penisola sorrentina … approfittando anche della riunione aziendale su Teams per godermi il bel sole che c’è e consumare nuovamente la colazione ai tavolini del Bar De Maio di Sant’Agnello. La giornata  prosegue tranquilla e l’attesa della sera è ancora maggiore, accompagnata dal desiderio di andare in mare. Nel pomeriggio il cielo si rannuvola, ma in serata non peggiora. Le condizioni sembrano ideali … 

Alle 17:30 sono a Marina Grande di Sorrento, dopo aver accompagnato Lidia a danza e recuperato le bombole dal garage. Parcheggio l’automobile di fronte al ristorante Delfino perché ci sono molte auto parcheggiate dove abitualmente mi fermo, ma trovo posto lo stesso in prossimità delle scalette. Mentre mi vesto le auto vanno via e resto praticamente da solo giù alla marina. Non mi è più possibile spostare l’auto perché sono già tutto vestito e nemmeno rispondere alla telefonata del mio amico Francesco Rastrelli. Porto la fotocamera sulla barchetta ormeggiata vicino alla riva e torno indietro a chiudere la vettura e prendere le bombole, faccio molta fatica a causa dell’acqua bassissima che mi costringe a fare un lungo tratto con la pesante attrezzatura addosso. C’è una barca affondata nel porto che fotograferò al ritorno. Sono le 18 quando inizio a nuotare in superficie per raggiungere la punta della scogliera, il mare è calmissimo.

La configurazione utilizzata è quella abituale in questi ultimi tempi, con Sigma 15 mm con Minidome Saga Dive sulla Nauticam NA-D850 ed i flash ONEUW 160X. Effettuo il giro subacqueo “classico” ma più profondo.

Subito incontro una mazzancolla Paeneus kerathurus ma la perdo immediatamente dopo il primo scatto. Proseguo mio giro e costeggio la base di cemento di tre boe e lungo il percorso trovo uno spirografo, una gorgonia Leptogorgia sarmentosa di colore rosso, ma anche tanta immondizia: due copertoni, un parabordo, reti e nasse abbandonate, pezzi di vetroresina, stracci, bottiglie e barattoli.

Uso la torcia con il fascio stretto per scandagliare il fondale in lontananza e mi accorgo finalmente di un bel capone ubriaco Trigloporus lastoviza che riposa sul fango. Inizio a scattare ed il pesce inizia a muoversi di scatto un paio di volte emettendo il caratteristico grugnito, fin quando non scappa via come un missile.

Proseguo il mio giro a più basso fondale e qui incontro una seppia che si trova in una cassetta di frutta di plastica. Inizia a seppellirsi ma ben presto fugge via fino ad arrivare in prossimità di una murena … drizzo le antenne e mi preparo a scattare l’eventuale predazione … che non c’è! La murena infatti, inizia sinuosamente a fare marcia indietro prima di sparire nel buio. Sono ormai sulla via del rientro a terra ed incontro un bel paguro Dardanus arrossor.

In prossimità della scogliera trovo poi dei palloncini rossi, li recupero ma continuo a chiedermi perché mai non viene vietato il lancio in aria di questi oggetti pericolosissimi per le tartarughe marine ed i cetacei.  

Nel rientrare a terra recupero anche una bottiglia di latte,  un guanto in lattice,  un cappellino azzurro, un galleggiante da pesca ed un pupazzo di plastica che metto nel tascone della muta SANTI.

Sotto una grande attinia Anemonia sulcata intravedo un pesciolino che dorme … prendo il bastoncino metallico e sposto i tentacoli per capire di cosa si tratta … è un piccolo tordo che dorme sotto l’anemone. Un comportamento interessante che non avevo mai osservato e che provvederò a segnalare ai miei amici biologi ricercatori.

Esco dall’acqua e a fatica risalgo il lieve pendio sabbioso fino ad arrivare all’auto. La apro con il telecomando, lascio la bombola e la zavorra sul muretto e poi torno a prendere la fotocamera che ho lasciato vicino alla barca affondata. Sono senza la maschera ma  faccio comunque qualche scatto all’imbarcazione semiaffondata. 

Alle 19:30 sono in auto, avviso i miei familiari a casa e pubblico una “storia” su Instagram per fare anche gli Auguri di Buon Natale, poi inizio a sistemare l’attrezzatura nel bagagliaio. Torno a casa e lavo tutto, termino alle 20:45 quando vado a cenare. L’attrezzatura è ancora bagnata e bisogna asciugare bene prima di aprire lo scafandro per scaricare le foto. Accendo il computer e le copio sull’Hard Disk ed inizio a dare un rapido sguardo, poi comincio a scrivere questo mio racconto, mentre “ascolto” le partite di calcio in tv.

Succ Articolo

Precedente Articolo

Rispondi

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

© 2024 Marco Gargiulo

Tema di Anders Norén