Marco Gargiulo

#33 Scoglio Penna con Edo, Mimmo, Lorenzo e Pietro

Abituale sveglia alle 7. Dopo aver preparato la fotocamera e chiuso lo scafandro, prendo una bottiglia di liquirizia dalla scorta calabrese e scendo di casa tralasciando il taglio della barba.

Arrivo al Punta Campanella Diving alle 8 dove sono già quasi tutti in  “posizione” per un selfie. C’è Mimmo, ma anche Rosy, Edoardo, Pietro & Stefania, Daniela, Veronica e Lorenzo Terraneo.

Prepariamo il gommone per un doppio tuffo. Prima però, ho da farmi perdonare dal mio Boss Pietro, per un sgarbo subacqueo nell’ultima immersione notturna. Gli offro in cambio una preziosissima bottiglia di liquirizia, sottomettendomi senza condizioni alla sua concessione del perdono, poi accordato.

Saltiamo su Marangone alle 9:30 e partiamo, uscendo dal porticciolo scatto un selfie prima di raggiungere lo Scoglio Penna. C’è un’onda fastidiosissima che mi crea un discreto disagio. Mimmo scende da solo, mentre io aspetto Edo, Lorenzo & Co. per effettuare il passaggio attraverso il buco. Effettuiamo il giro classico con parete a destra. Ci sono tantissimi latterini e alici ed è presente una leggera corrente contraria al raggiungimento del lato sud dello scoglio dove abitualmente sono dislocati i barracuda. Sulla parte esterna dello scoglio, in prossimità del foro passante, c’è un folto gruppo di saraghi fasciati che sono praticamente stanziali.

Trascorriamo 60 minuti in immersione, risaliamo e facciamo sosta con “Marangone” nella Baia di Jeranto per effettuare il cambio delle bombole, trascorrere una mezz’ora di relax  e … consumare uno snack. Ci raggiunge anche “Berta” e così approfitto per una performance eccezionale … un selfie acrobatico con i due gommoni. Tra poco ritorniamo in acqua per immergerci allo Scoglio Proteso.

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