Marco Gargiulo

Amateur Underwater Photographer

#79 Scoglio Vervece con Antonio e Gennaro

L’orologio biologico mi fa alzare dal letto prima che suoni la sveglia abituale. Vado a fare la prima colazione e ascolto qualche notizia alla tv. Il cielo è nuvoloso e la temperatura fresca, adeguata al periodo autunnale. Ho ancora da richiudere lo scafandro Nauticam NA-D850 lasciato da domenica scorsa semi-assemblato ed al quale non ho ricaricato le batterie dei flash Scubalamp Supe che dovrebbero essere ancora cariche. Le controllo e sono a metà, così rapidamente sostituisco i flash e rimonto la coppia di OneUw 160X che uso abitualmente.

Dal messaggio arrivato ieri sera da Gianluigi apprendo che ci sarà in acqua anche il mio caro amico dott. Gennaro Caiazzo, con il quale non mi immergo da lungo tempo e sarà una gran gioia riabbracciarlo.

Alle 8:10 sono al Punta Campanella Diving Sorrento e come sempre ci sono tanti snorkelisti in fase di vestizione. Fabio si fa ritrarre con la sua prima allieva con … la gonna! Il mio amico Gennaro è già lì così come Antonio, con il suo telefonino nella custodia Nautismart Pro. Ho portato con me oggi anche la Insta360 nel suo case impermeabile per effettuare delle ulteriori prove sott’acqua. 

Raggiungiamo la banchina e saliamo su Marangone, aspettiamo in rada l’arrivo di tutti i sub e poi partiamo con direzione Scoglio Vervece come programmato. Arrivati sul posto mi tuffo per ormeggiare il gommone alla boa predisposta dall’A.M.P.. Aspetto che Antonio e Gennaro siano pronti e scendiamo, Lisa invece ha il suo gruppo di subacquei stranieri da accompagnare in giro per lo scoglio.

L’acqua è abbastanza limpida e ci sono tanti pesci argentei che si muovono nella colonna d’acqua. I barracuda sono radi stamattina ma in compenso, c’è un grandissimo numero di cernie in atteggiamento amoroso. Raggiungiamo un grosso masso sporgente dove ci sono le gorgonie gialle frammiste a castagnole rosa e qui mi dedico a scattare e filmare la scena. Antonio è con me mentre non mi accorgo che Gennaro è passato oltre. Dopo un attimo mi accorgo della sua assenza e torno indietro a cercarlo, Antonio mi segue e raggiungo persino Lisa con il suo gruppo per capire dove è finito.

Ritorno sul punto e proseguo e come ovvio che sia, Gennaro era passato oltre e stava fotografando le “mille” cernie del Vervece. Proseguiamo insieme ma ho consumato parecchia aria per andare avanti e indietro. Raggiungo la statua della Madonna e poi vado al “buco fiorito” con Antonio. Dopo 45 minuti e qualche minuto di decompressione, risaliamo in superficie prima del resto del gruppo.

Roberta ci attende a bordo e recupera le nostre fotocamere. Cambiamo le bombole pronti per la successiva immersione alla Cala di Puolo. 

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