Marco Gargiulo

Amateur Underwater Photographer

#25 Porticciolo di Pellaro con Mimmo e Domy – Immersione Notturna

Siamo rientrati presto in camera dopo l’aperitivo e nel pomeriggio s’infiltra un leggero languore … dal frigo prendiamo un paio di birre ed una busta di Fonzies e ci mettiamo in attesa dell’ora dell’immersione notturna. Piove.

Scendiamo da Domy al diving e ci tratteniamo lì fino alle 19 a fumare. Ci muoviamo finalmente ed arriviamo al porticciolo di Pellaro. Piove ancora. Aspettiamo una “finestra” senza pioggia restando a guardare il mare dall’auto e finalmente appena si presenta, iniziamo la nostra vestizione.

Ci prepariamo sotto l’ombrellone e dopo la foto ricordo, alle 20 entriamo in acqua.

Subito sul sabbione vedo un capone ubriaco Trigloporus lastoviza fuggir via, poco distante un bel pagro. Questa sera però non si vede il pesce San Pietro. La serata sembra propizia e incontro ben presto un grande pesce civetta; dopo qualche scatto sopraggiunge il prof. che inizialmente sfrutto come modello, poi gli lascio campo libero e vado oltre.

Ci sono delle murene in caccia tra i sassi coperti di alghe tra le quali i tordi pavone Symphodus tinca dormono placidamente.

Mimmo sta fotografando una magnosa Scyllarides latus che è su una “tapparella” di plastica. Aspetto il mio turno e poi inizio a fotografare il grande crostaceo che si muove cercando una possibilità di discesa. Si gira e rigira invano e ad un tratto, non riuscendo a trovare la soluzione adeguata, usa l’escape-strategy innata! Un colpo di coda e torna sul fondo.

La seguo mentre indietreggia come un carro armato illuminato dalla mia potente lampada. Indietreggia, indietreggia e si affianca ad una seppia che era lì nascosta e che si è allertata sollevando una coppia di braccia. I due soggetti restano per un attimo affiancati, poi si separano definitivamente.

Siamo a fine immersione e negli ultimi metri d’acqua si vedono tanti pesci trombetta, qualche succiascoglio e un gambero vinaio tra i sassi del fondo ma non li non riesco a fotografare. 

Dopo le 21 siamo fuori; Giuditta ci racconta che è piovuto forte mentre eravamo in immersione. Ci ha atteso pazientemente in auto. Dopo il comodissimo lavaggio direttamente in situ, ce ne andiamo a cenare al Pub ed ha ripreso a piovere.

Nonostante la prenotazione anticipata effettuata in mattinata riguardante i nostri panini con il polpo arrostito, aspettiamo più di un’ora per riceverli. Il locale è pieno di ragazzi che ci guardano  … e noi sembriamo una banda di scappati di casa per l’abbigliamento indossato!

Nell’attesa del panino, consultando i miei social profiles, scopro con grandissimo stupore di essere stato eliminato dalle amicizie di due persone contemporaneamente …. i compagni di merenda di Umberto. La mia faccia è tutto un programma ma i miei amici sono solo parzialmente sorpresi, essendo a loro volta da tempo stati cancellati dagli stessi. Ci facciamo una gran risata ed una bevuta di birra per festeggiare l’evento, nel frattempo i panini sono pronti e sono spettacolari!

Terminiamo l’abbondante cena e rientriamo a casa dopo le 24. Salire le scale di zio Aldo fino al terzo piano è impresa ardua, alcool e fatica si fanno sentire. Il tempo di rimettere in carica le batterie dei flash e andiamo subito a dormire pronti per domani.

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