Marco Gargiulo

Amateur Underwater Photographer

#1 Marina Grande di Sorrento – Immersione Notturna

Nella mia mente c’era un programma ben strutturato per terminare l’anno 2022 nel modo migliore … avevo intenzione di effettuare un piccolo viaggio subacqueo dal mio amico Domy Tripodi a Saline Joniche ma durante l’ultima settimana lavorativa prima delle ferie natalizie, è sopraggiunto un dolore ingravescente al braccio sinistro che mi ha bloccato completamente. Non riuscendo a sollevarlo, sono stato costretto perfino a farmi aiutare dai miei familiari per vestirmi. Ovviamente ho dovuto annullare la mia fuga al Sud ed ho dovuto assistere alle sortite marine dei miei amici.

E’ stato un vero peccato non poter accompagnare in mare Alenka Fidler, venuta per trascorrere le festività natalizie con Mimmo Roscigno, ai quali ho poi prestato le mie bombole, non potendo andare in acqua con loro.

Fortunatamente la terapia antinfiammatoria ed anti-edemigena ha dato i suoi frutti. Sarei potuto andare in acqua già il 30 dicembre ma ho preferito attendere qualche altro giorno per guarire completamente. Così, dopo aver passato il Capodanno 2023 in famiglia, sono tornato in buone condizioni fisiche per andare ad immergermi.

Ho trascorso la mattinata a sistemare l’acquario marino di barriera che ho in salotto, ma anche la vasca di quarantena presente nello studio. Dopo pranzo mi sono molto affaticato a svolgere alcune incombenze domestiche che avevo tralasciato per mancanza di tempo e salute. Mi sono così disteso sul divano a guardare la puntata registrata di Masterchef ma mi sono addormentato quasi subito per una mezz’ora abbondante. Quando mi sono alzato, persisteva ancora uno strano malessere condito da una buona dose di agitazione, non spiegabile. Mi rilasso allora a giocare qualche puzzle game sull’iPad fino alle 18, quando decido finalmente di andare a preparare la fotocamera. E’ ormai buio e di solito a quest’ora sono già in loco. Sono in ritardo ma non ho nessuna fretta …

Alle 18:30 inizio a vestirmi e alle 19 scendo per andare al garage. C’è molto traffico a Sorrento, piena di turisti in visita per ammirare l’albero di natale multicolore e le luminarie cittadine. Arrivo a Marina Grande e non trovo il mio posto abituale, ma devo sistemarmi un poco più avanti, costretto ad un percorso più lungo per arrivare al mare.

Un pescatore scende dal muretto e se ne va via, non ha preso nulla. La serata è calmissima, la luna è crescente e la marea molto bassa. Mi preparo e alle 19:50 entro in acqua. E’ abbastanza limpida e migliora scendendo più a fondo.

Subito vedo un calamaretto di circa 5 cm che fugge via. Effettuo il solito giro fino a 30 metri, raggiungendo il relitto della barca in vetro-resina, lo stivale, vari copertoni e tanti altri rifiuti. Qui a fondo non c’è granché e quindi risalgo di una quindicina di metri. Vedo prima un pesce serpente Ophisurus serpens, poi un piccolissimo capone ubriaco Chelidonichthys lastoviza che “balza” sul fondo spaventato dal lampo dei flash elettronici.

Nuoto fino alla boa dove c’è la rete abbandonata, la supero e poi arrivo fin sotto l’hotel dove incontro una polpessa Callistoctopus macropus che seguo per un bel pò.

C’è anche una piccola murena ed il gabinetto tra il cumulo di rifiuti gettati in mare. Ritrovo anche il boccale di birra, il “drappo” rosso  e poi un’esca “in pesca” proprio nei pressi del muretto dei pescatori: probabilmente deve esserne arrivato qualche altro. Ad una decina di metri di distanza trovo una bella seppia, forse attirata dall’odore del pesce morto.

Inizio il rientro verso terra a bassa quota e sotto la scogliera incontro una stella corazzata Astropecten arantiacus ed un secondo pesce serpente, il mio amico “Pippo” che fotografo dopo aver acceso la luce rossa. Infine all’interno del porto una piccola seppia e qualche triglia tra le catene di ormeggio dei pescherecci.  

Esco dopo 60 minuti rigeneranti, mi svesto e incontro il pescatore Salvatore che è sul muretto. Lo saluto e mi fermo a chiacchierare mentre mi svesto. Mi chiede di avvistamenti di calamari e seppie e lo allerto che può essere la serata giusta. Alla fine, prima di andar via,  mi ricordo di avere nel bagagliaio dell’auto alcuni artificiali recuperati che avevo messo da parte per il mio amico Antonio che al momento è impossibilitato a pescare a causa di un brutto incidente motociclistico. Li regalo così a Salvatore, tanto ne recupererò sempre degli altri, da omaggiare al mio amico d’infanzia quando sarà di nuovo operativo.

Torno a casa e dopo aver messo lo scafandro in immersione per il lavaggio, vado a cenare, per poi completare l’operazione al termine prima di andare a dormire. Sono soddisfatto ma molto stanco.

La serata era particolarmente gradevole e non ho indossato subito il cappello di lana … a casa nel letto è iniziato un gran bel mal di gola, proseguito con una violenta influenza (probabilmente l’australiana) che mi ha messo KO fino alla befana con febbre alta.

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