Marco Gargiulo

Amateur Underwater Photographer

#57 Banco Santa Croce con Arturo

I figli crescono e con loro anche gli impegni da genitore … stanotte sono andato a riprendere Lidia all’uscita da un party in spiaggia e faccio tardi anche oggi, prima di andare a dormire. Stamattina la sveglia è comunque posizionata alle 7 ma mi alzo con quindici minuti d’anticipo. Sarà la senescenza incipiente o il desiderio d’immergermi?

Faccio la colazione e chiudo lo scafandro Nauticam NA-D850, sistemo le batterie nei flash OneUw 160X e lascio ancora montato il Nikon 8-15 mm con minidome Saga Dive, una combinazione veramente performante. Alle 7:50 avviso Arturo con un messaggio, sto andando da lui dopo essere passato per il garage. Sono precisissimo e sono sotto casa sua alle 8, carichiamo la sua attrezzatura ed andiamo a Marina di Stabia dove arriviamo solo alle 9, a causa di un leggero traffico. Al Bikini Diving c’è a sorpresa il mio vecchio amico Costantino Volpe, storico presidente del Go Sub Salerno, con il quale ho gareggiato da ragazzo ai campionati italiani di fotosub. Dopo poco arriva anche Raffaele Scrofani, con il quale avevamo concordato l’uscita subacquea, ma c’è perfino Paolo Primiani, ma sarà a bordo di un altro gommone. 

Mentre preparo l’attrezzatura, mi accorgo che manca la mia maschera e manca anche quella di scorta! Maledizione, devo averle lasciate sulla scrivania! Costantino mi presta la sua maschera di backup ma è grande per il mio viso e pure trasparente … speriamo bene!

Ci prepariamo e mentre Francesco Cortese guida il gommone in navigazione verso il Banco di Santa Croce, proprio all’imboccatura del porto, una tartaruga marina s’immerge davanti alla nostra prua. Ci fermiamo un attimo per provare a riavvistarla ma invano. Proseguiamo in direzione del punto d’immersione e, visto che gli altri due gommoni del diving sono sulla Secca Principale, noi ormeggiamo sulla Secca di Terra.

Alle 10:20 scendo lungo la cima d’ormeggio con Raffaele, anche lui equipaggiato con una bombola Nitrox 32% e con Arturo che invece è in aria. L’acqua è sempre terribile nei primi metri ed è indispensabile restare attaccati alla gomena per arrivare sul punto preciso, senza perdersi in mezzo al mare. Sotto infatti la visibilità migliora sensibilmente e si raffredda pure la temperatura.

Come atteso, ci sono tante grandi cernie brune, tra le gorgonie rosse e quelle gialle ci sono migliaia di castagnole che si muovono in sincronia perfetta, nel blù i dentici gironzolano in cerca di una buona “occasione”, tra loro c’è anche un raro enorme dentice corazziere Dentex gibbosus che non avevo mai visto prima in vita mia.

Non mancano anche i saraghi e le salpe che si lasciano avvicinare incuranti dei subacquei. Effettuo più di un giro intorno ai “panettoni”, mantenendomi sempre sui 25 metri e dopo 50 minuti di “combattimento” con la maschera che si riempie continuamente d’acqua, senza aver accumulato minuti di decompressione, me ne torno su ad effettuare comunque la sosta di sicurezza con il resto del gruppo.

Quando rientriamo al diving c’è anche Pasquale Schettino che ci invita a prendere il caffè al bar di Marina di Stabia. Completiamo il lavaggio delle attrezzature e sistemiamo i borsoni subacquei. 

Prima di andare via, convoco i miei amici per uno scatto-selfie sul treruote. C’è chi si offre per scattarci la foto, ma rifiuto rigorosamente!

Alle 12:30 sono di nuovo in auto con Arturo e c’è tanto traffico per andare a Sorrento. Arriviamo in un’ora sotto casa sua, lo lascio poi vado a casa dove poso l’attrezzatura fotografica ma senza aprirla, forse stasera torno in acqua con Rosario Scariati ma non ho ancora ricevuto nessuna notizia, penso non se ne faccia nulla.

Controllo la scrivania e le maschere non ci sono! Come ho fatto a perderle? Noooooo!!! Saranno infilate nelle pinne al Punta Campanella Diving, devo averle dimenticate lì ieri …. Mando un messaggio a Fabio e dopo poco mi risponde che  sono lì all’interno delle pinne, whow!

Mangio qualcosa e scendo alle 14:30 al porto per raggiungere la famiglia al mare ma dopo 20 minuti d’attesa che si liberi qualche posto per il parcheggio del mio scooter, sotto un sole cocente a 40°C, me ne torno a casa per riposare un poco in attesa di notizie per la serata … che non arrivano!

 

 

 

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