Marco Gargiulo

Amateur Underwater Photographer

#49 Punta Campanella

Il primo pensiero appena sveglio è andare a radere la barba che comincia ad esser troppo lunga. Vado in salone e mi accorgo di dover sistemare qualcosa nell’acquario, poi dopo aver fatto colazione scendo per andare a Massa Lubrense dove ho appuntamento con Gianluigi alle 8:30. Quando arrivo al Punta Campanella Diving Center, c’è un grandissimo fermento: Fabio è alle prese con un folto gruppo di snorkelisti e li sta addestrando per l’imminente uscita in mare su Berta, mentre un altro gruppo di subacquei è con me su Marangone.  

In vero, a guardare il numero di bombole che sono a bordo per la doppia immersione, non mi trovo con il numero di persone imbarcate … solo mentre siamo in navigazione, con Vittoria che gira il suo caffè con il dito, capisco che dobbiamo prelevare altre tre persone a Nerano e poi riportarle indietro al termine del doppio tuffo.

Mi sistemo di nuovo a poppa sul prendisole e scatto qualche foto. Il mare è calmo e alle 9:50 preleviamo i clienti americani in perfetto orario. Ritorniamo a Punta Campanella e ci prepariamo per entrare in acqua.

In mare con me oggi ci sono Vittoria e Ivana, ma anche Conan, che avendo un brevetto “superiore” rispetto ai suoi compagni, mi viene affidato come buddy.

Scendiamo lungo la catena della boa di ormeggio ma immediatamente mi accorgo di un anomalo “lampeggio” giallo-verde della spia del sistema di allarme … probabilmente il caldo ha fatto variare la pressione all’interno dello scafandro, segnalando l’anomalia. Per sicurezza lo riporto in barca e scendo senza la mia fotocamera, come raramente accade.

A questo punto sono completamente dedito al mio compagno d’immersione improvvisato, gli mostro una grande murena intanata,  il passaggio di un banco di tonnetti, una cernia ed un pesce pappagallo e gli scatto qualche foto ricordo con la sua GoPro anche all’interno del grottino. Consumo solo 80 bar e sarebbe anche superfluo cambiare bombola per l’immersione successiva.

Ritorniamo in superficie e ci spostiamo alla Baia di Jeranto per una sosta rifocillante, prima di riorganizzarci per l’immersione successiva allo Scoglio Penna.

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