Marco Gargiulo

#29 Banco di Santa Croce con Alex e Alessandra

Raggiungiamo il porto di Sorrento con una navigazione tra le onde; abbiamo necessità di fare rifornimento alla barca dopo l’immersione effettuata a Cala di Puolo. Il meteo continua ad essere perturbato con nuvole in aumento e con il vento che resta sostenuto. Mentre gli altri mangiano qualcosa, io mi astengo completamente per evitare problemi, anche se avevamo con noi la torta caprese che avevo portato per festeggiare il compleanno con i miei amici.

Ripartiamo in direzione del Banco di Santa Croce sempre con le onde contrarie ma Edoardo ci porta in sicurezza fino a destinazione. Ormeggiamo alla boa e ci prepariamo subito alla discesa. 

Sono il primo ad entrare in acqua e mi accorgo anche di una forte corrente superficiale che spinge verso Sorrento. Alessandra si cimenta in un’entrata in acqua molto ardita! Attendo l’arrivo in acqua dei miei compagni e scendiamo lungo la cima di ormeggio.

Subito notiamo la grande presenza di alici e immaginiamo che si possano vedere anche i loro predatori. L’acqua anche qui è torbida e il cielo coperto non aiuta la visibilità. Scatto qualche foto alla parete con le margherite di mare poi mi dirigo subito alla foresta di corallo nero. Alexander si è sganciato ed effettuerà un giro da solo. Io faccio lo stesso anche se mi mantengo in contatto visivo con Alessandra e i suoi clienti.

La presenza di plancton che intorbida l’acqua e però motivo di grande espansione dei polipi delle gorgonie e delle margherite di mare che sembrano esplodere. Raggiungo la Secca di Terra dove ci sono già Alessandra e i suoi clienti ma effettuo solo un rapido giro degli scogli anche perché il computer inizia a segnalarmi la decompressione da effettuare, essendo alla seconda immersione profonda.

Oggi lo spirografo è aperto e riesco a scattare qualche foto prima che si richiuda poi ritorno verso la Secca Principale dove stazionano un gran numero di cernie. Riesco ad avvicinarne qualcuna e provo ancora una volta ad effettuare un selfie ma, a differenza di quello che accade con gli umani, non ho ancora preso bene la mano quando scatto ai grandi serranidi, ma è questione solo di tempo, ci riuscirò a scattarne uno come come desiderato.

Le alici sono sempre presenti e ben presto vedo sfrecciare alcuni grossi tonni in caccia che sono sempre bellissimi da vedere. Resto sulla parte superiore della secca per scalare la decompressione e poi risalgo insieme ai miei amici alla cima dove l’inglese si diverte a lanciare bolle in superficie.

Quando sono a bordo, vengo a sapere da Alex che c’era un pesce San Pietro che provava ad insediare le alici a mezza acqua, un vero peccato non averlo visto. Il San Pietro di giorno resta sempre un incontro difficile e che mi sfugge spesso! Ma non demordo, riuscirò prima o poi a fotografarlo. 

Risaliti tutti in barca e torniamo al porto questa volta però la navigazione è più tranquilla avendo il vento alle nostre spalle e quindi anche le onde a favore. Appena arrivo in banchina, scendo a terra, sono riuscito a non disturbarmi e quindi è opportuno non farlo proprio qui in porto durante le operazioni di scarico delle attrezzature.

Passo subito davanti ai ristoranti dei miei amici e raggiungo il Punta Campanella Diving Sorrento dove c’è Gianluigi con Peppe Pecoraro e sono in attesa di pranzare prima di andare in mare. Sciacquo accuratamente tutta l’attrezzatura e la metto ad asciugare, il meteo domani non è dei migliori, non so quindi se avrò modo di uscire ancora, ma in ogni caso sistemo tutto.

Attendo l’arrivo di tutti i miei amici e riprendiamo la torta caprese per festeggiare insieme, li saluto e vado via a casa. Anche oggi un bellissimo sabato trascorso in mare con un grande spettacolo subacqueo! 

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