Marco Gargiulo

#55 Banco di Santa Croce

Dopo la prima immersione effettuata a Punta del Capo, dove ho avuto problemi tecnici ai flash a causa delle batterie del trigger, ci siamo spostati alla Riviera Massa per effettuare una sosta snack e il cambio delle bombole. Prima, però, siamo passati per Marina Grande a prendere una muta di ricambio per Lisa, che aveva rotto la cerniera della sua muta semistagna.

Verso le 11:30 abbiamo iniziato la nostra navigazione verso la boa del Banco di Santa Croce e, appena arrivati, ci siamo ormeggiati. I clienti che erano con Roberta si sono immersi subito, mentre io, Antonio, Antonio e Peppe siamo scesi in acqua poco dopo. In superficie l’acqua era sempre molto torbida, ma in profondità era incredibilmente limpida, considerando la media del luogo.

Abbiamo iniziato il nostro giro mantenendo dalla Secca Principale mantenendo la parete alla nostra destra, ma appena possibile siamo passati sulla Secca di Terra. In lontananza si vedevano i dentici e le cernie, ma oggi le aquile di mare non si fanno vedere.

Maledico il malfunzionamento dei flash, anche perché con le lampade montate sulla fotocamera sono riuscito a scattare solo delle foto molto ravvicinate. Tuttavia, alcune cernie erano particolarmente confidenti oggi, e avrei potuto realizzare delle belle immagini. Anche la visibilità complessiva avrebbe reso possibile delle immagini panoramiche molto suggestive, ma mi devo accontentare di archiviare tutto nella mia memoria visiva.

Ci sono anche dei grossi scorfani e, per la prima volta, vedo un grosso polpo in tana, anche lui a difesa delle uova, ma non riesco a illuminarlo come avrei voluto. Giriamo tra le salpe e le occhiate che volteggiano intorno a noi ed effettuiamo la sosta di sicurezza prima di risalire.

 

Navighiamo verso terra con Alessandra che ci conduce al porto, ma un po’ di vento spruzza tanta acqua su di noi. Quando arriviamo in prossimità del borgo marinaro, assistiamo alla processione della Madonna delle Grazie proveniente da Piano di Sorrento. Un rimorchiatore lancia spruzzi d’acqua in aria e le imbarcazioni seguono la barca principale fino ad arrivare alla Marina Grande, dove dal pontile partono a batteria dei fuochi d’artificio. Non possiamo rientrare quando avremmo voluto e quindi dobbiamo attendere il termine della manifestazione per poter attraversare il flusso di imbarcazioni che si presta a tornare indietro verso Piano di Sorrento.

Sbarchiamo le attrezzature e, mentre ritorno al Diving e saluto i miei amici ristoratori, l’amico Umberto Lanza mi infila in bocca una treccina di mozzarella per sfamarmi. Era molto gradita, anche perché avevo evitato la colazione e lo snack per paura di disturbarmi con il mare. Mentre sono appena spogliato, controllo il telefono e vedo quattro chiamate dal cardiologo dell’ospedale. Serve il mio intervento di consulenza e lo richiamo subito. Mi conferma di essere riuscito a seguire le mie istruzioni e sono contento, mi rallegra la giornata in chiaroscuro.

Lavo tutta l’attrezzatura e poi saluto i miei amici. Sono le 14 e devo sbrigarmi per raggiungere mia moglie, che è ancora a casa e mi aspetta per andare al mare. Lascio la borsa fotografica nello studio e ripartiamo in direzione dei Bagni Salvatore, dove mangio qualcosa dopo aver fatto un tuffo per rinfrescarmi. Finalmente posso stendermi all’ombra dell’ombrellone per riposare un po’ e a ripensare alla bellissima l’immersione e visibilità odierna, peccato per le foto mancate!

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