Marco Gargiulo

#35 Cala di Puolo con Mimmo e Maria Paola

Mimmo arriva sotto casa in larghissimo anticipo, lo aspettavo per le 7:30 ed invece sono solo le 6:50. Rispondo al telefono mentre sto applicando il vuoto allo scafandro Nauticam NA-D850 ed oggi, dopo svariati anni, ho ripristinato il controllo dei flash mediante fibra ottica. Completo il montaggio e subito scendo.

Ho tutta l’attrezzatura in macchina da ieri sera quando mi sono accorto di non avere un mono-bombola da 15 litri carico per Mimmo, come invece gli avevo detto. Carico tutto sullo scooter ed insieme alla sua amica Maria Paola Masturzo andiamo verso Cala di Puolo. Sono partiti prestissimo da Torre Annunziata per evitare il traffico e quindi ci mettiamo alla ricerca di un bar aperto. Arriviamo a Massa Lubrense e ci tratteniamo qualche minuto lì, abbiamo comunque fretta di raggiungere il botteghino dello stabilimento di Capa di Puolo e prima delle 8 siamo già lì. Continuiamo a conversare restando in fila fin quando finalmente il parcheggiatore ci concede di scendere verso la spiaggia. Lasciamo le attrezzature vicino alle scalette e poi andiamo a sistemare i nostri veicoli.

Iniziamo la vestizione e al momento c’è solo una famiglia di bagnanti prima di noi sulla spiaggia. Il mare a riva non è un granché ma almeno è calmo, il cielo invece leggermente coperto e fa un caldo torrido già a quest’ora! 

Appena pronti ci immergiamo. Io mi avvio e vado a sistemare la boa segna-sub, trovo un paio di occhialini da nuoto e proseguo lungo la parete in cerca di soggetti, sperando anche d’incontrare di nuovo il bellissimo ippocampo rosso. Nei primi 6-7 metri, l’acqua è molto torbida, sotto la visibilità si “apre” un poco. Costeggio la parete e mi fermo nei pressi della grotta nella quale entro per qualche metro. Non c’è nessun crostaceo interessante e quindi esco subito fuori dove incontro i miei compagni.

Maria Paola segue le istruzioni di Mimmo che cerca di correggerne gli errori e fornisce preziosi suggerimenti per realizzare degli scatti in “macro ambientata”, l’occasione è da non perdere anche perché il workshop e dedicato solo a lei. Ieri infatti hanno già effettuato una prima lezione teorica e si sono dedicati a sistemare alcune immagini portate in visione dall’allieva. Nel pomeriggio, dopo essere rientrati alla base, provvederanno a visionare e sistemare gli scatti odierni, in previsione anche dell’uscita di domani al parco archeologico sommerso di Baia. 

L’unico soggetto interessante è un grande umbracolo che inizio a fotografare e poi lascio a loro perché è un soggetto ideale per realizzare quel tipo di fotografia.

Inizio il rientro verso la spiaggia fermandomi a scattare qualche immagine in controluce ai coloratissimi briozoi Myriapora truncata  e poi vado a guardare tra le foglie di posidonia se si vede qualche pesce ago, ma non sono fortunato. Proseguo arrivando al “pizzo” roccioso ma ormai di margherite di mare se ne vedono ben poche. Chissà cosa sta succedendo.

Provvedo a risistemare alcuni massi che sono stati capovolti da qualche sub o dalle ancore e li rimetto al loro posto nel verso giusto. Dopo l’incontro di qualche piccola cernia, qualche scorfano ed di un polpo, sulla ghiaia del fondo vedo un’ancora abbandonata. Inizio il recupero e la porto per un pò verso terra.

Non riuscendo però a ritrovare il punto dove ho lasciato la boa segna-sub, sono costretto a riemergere per vedere dov’è finita. L’ho superata di un bel tratto e così ritorno indietro sott’acqua a riprenderla, ma poi raggiungo il punto dove ho lasciato l’ancora per riportarla a terra. 

La spiaggia è ormai piena di bagnanti e fa un gran caldo. Devo subito mettere in sicurezza la fotocamera perché ci sono tanti bambini che si tuffano dalla piattaforma e risalgono proprio nel punto dove ho posato lo scafandro. Inizio a spogliarmi e dopo un poco arrivano anche i miei amici. Mentre loro si svestono, io recupero lo scooter e restituisco le chiavi dell’auto al prof. Roscigno. Attendo che anche loro completino la svestizione e dopo aver riportato tutto sull’auto e sullo scooter, ci salutiamo dopo un ultimo selfie ricordo. Ritorno a casa e mi aspetta il rituale lavaggio dell’attrezzatura. Loro hanno da fare un pò di strada e spero che non trovino molto traffico.

E’ stato bello e sempre divertente andare in mare con il prof, al quale sono legato da profondo affetto, mi spiace non riuscire ad essere più spesso in sua compagnia, ma i momenti insieme sono sempre speciali!

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