Marco Gargiulo

Amateur Underwater Photographer

#41 Banco di Santa Croce con Bikini Diving

 

Il mio sabato trascorre tra impegni di lavoro ed un tuffo serale nel mare di Sorrento, per attenuare il gran caldo di questi giorni. Mi siedo a tavola per la cena e poi resto in attesa che si faccia ora per andare a a prendere Lorenza in aeroporto a Napoli alle 22:30. Mentre sono in attesa di partire, mi arriva messaggio di risposta di Gianluigi che mi avvisa che domenica non è prevista nessuna uscita per riposo settimanale. Peccato, sarei voluto andare in acqua a provare il nuovo obiettivo Nikon 8-15 mm.

Come da mia consuetudine, mi anticipo nella partenza per Napoli e alle 21:30 sono già in auto. Fortunatamente il messaggio di Lorenza che mi segnala un ritardo nella partenza del volo, mi da la possibilità di effettuare una tappa intermedia a Torre del Greco, dai miei amici del Piccadilly Café dove mi fermo per aspettare comodamente il volo invece di fare la fila sul viale affollato dell’aeroporto.

Mentre bevo una bibita ascoltando un pò di musica, consulto la timeline di facebook e mi accorgo che la mia amica Julia Giletta, con la quale sono stato in barca alle Maldive insieme a Marco Lausdei e Walter Giannoccaro, è a Castellammare di Stabia presso il Bikini Diving. 

Rispondo al post pubblicato chiedendole fin quando sarebbe rimasta in zona per salutarla, se l’avessi saputo prima avrei provato ad organizzarmi e prenotare l’immersione. Lei mi suggerisce di provare a chiamare comunque Giulia Ruotolo per verificare la disponibilità per il giorno dopo. Così faccio e scrivo subito tramite whatsapp al diving e Giulia mi conferma che c’è un posto alle 12. Molto bene,  avrò anche il tempo di preparare la fotocamera con calma.

Alle 22:45 mi muovo dal bar con direzione Capodichino, l’arrivo atteso dell’aereo è alle 23:10. Quando arrivo c’è un gran traffico ed ho difficoltà a fermarmi come avevo immaginato. Effettuo un primo giro poi torno indietro e fortunatamente riesco a fermarmi all’inizio del viale e mi metto in attesa della telefonata di mia figlia. Aspetto fino alle 24 quando finalmente recupero Giuseppe e Lorenza di ritorno dalla loro meritata vacanza. Torniamo a Sorrento rapidamente, a quest’ora non c’è traffico. Riesco ad andare a dormire solo all’una di notte. Fortunatamente non devo svegliarmi presto, proverò a dormire fino a tardi.

Il sonno programmato va in frantumi, il gran caldo mi fa svegliare ben prima delle 8.  Mi alzo e mi metto all’opera per assemblare il nuovo obiettivo Nikon 8-15 mm, appena acquistato, all’interno dello scafandro Nauticam NA-D850. Monto così l’anello distanziatore da 20 mm e poi aggancio il minidome Saga Dive che uso abitualmente. Chiudo lo scafandro e lo porto sottovuoto. Alle 10 sono pronto, non devo passare per il garage perché ho con me a casa anche l’attrezzatura subacquea che ho usato nella notturna con Arturo. Posso andare direttamente in auto alle 10:45, con largo anticipo sull’appuntamento.

Come da programma sono alle 11:30 al Bikini Diving ma è domenica inoltrata e non si trova un parcheggio! Scarico la mia attrezzatura e metto l’auto in doppia fila, lasciando le chiavi al desk di accettazione del diving.

Incontro la mia amica Julia ma a sorpresa c’è anche il triestino dr. Raffaele Scrofani, come me presente oggi grazie ad una telefonata serale last-minute. Usciamo alle 12 sul gommone n.1 sul quale scatto il mio consueto selfie pre-dive. La mia amica Julia non è con noi, è uscita con l’altro gommone, forse ci incontreremo sott’acqua.

Dopo alcuni minuti di navigazione, arriviamo sul punto e ormeggiamo sulla Secca di Terra, mentre l’altro gommone è sulla Secca Principale. Nelle bombole io e Raffaele abbiamo caricato un nitrox 32% per godere più a lungo delle meraviglie del Banco di Santa Croce.

Subito andiamo alle gorgonie rosse; l’acqua è torbida e più calda in superficie, circa 22°C. Scendendo in profondità la temperatura cala bruscamente a 16°C ed il computer mi segnala anche un alert rosso, con l’indicazione di non superare la profondità prestabilita dalla miscela Nitrox usata. Non è un problema, le gorgonie sono dovunque. Andiamo allora sulle gorgonie gialle che ricoprono gli enormi scogli verticali. Ci sono tante cernie brune e molti dentici a volteggiare tra le gorgonie e le margherite sulla sommità del “panettone”. Un tripudio di colori. Andiamo avanti e indietro tra gli scogli, senza seguire un percorso prestabilito. Nelle spaccature si vedono anche alcune murene ma anche grossi scorfani.

Camilla mi segnala una tana con tre gattucci ma quando mi avvicino alla buia fenditura, la lampada si spegne inaspettatamente e non riesco a vedere nulla. E’ ormai ora di ritornare verso la superficie e risaliamo con solo due minuti di decompressione da smaltire dopo 45 minuti di fondo.

Torniamo alle 14:30 al diving, c’è fibrillazione nell’aria perché è arrivata in porto la nuova barca “LUCE”, un catamarano che sarà utilizzato per i full-day, con Pasquale Manzi e Giulia Ruotolo felici come due bambini. Scatto qualche foto ma anche un selfie con la nuova barca e, prima di tornare a casa, un selfie finale con la mia amica maldiviana. Effettuo il lavaggio delle attrezzature comodamente a bordo del gommone e una volta tornato al diving, completo la svestizione ed i saluti.

Scappo verso Sorrento alle 15:20 ed in 40 minuti sono a casa, non c’è traffico. Arrivo giusto in tempo per mettermi davanti alla tv a guardare il GP di F1 di Silverstone. Subito dopo la partenza c’è però una bandiera rossa per un pauroso incidente, fortunatamente privo di conseguenze. Mentre aspetto la ripartenza della gara, ho il tempo di sistemare la mia attrezzatura e metterla ad asciugare. La gara si conclude con la prima vittoria di Carlos Sainz, ma a seguire mi godo anche la vittoria di Jannik Sinner contro Alcaratz nel torneo di Wimbledon.

In serata, mentre sono al computer a guardare le foto scattate qualche ora prima, squilla il telefono … sono le 21 e mi chiama l’amico Raffaele Livornese … la sua voce è cupa, non quella abituale … mi comunica la terribile notizia della morte in mare del nostro carissimo amico David Salvatori a Favignana.

La bella giornata appena trascorsa viene così definitivamente contrassegnata dalla disperazione per la prematura scomparsa. Resto senza fiato, distrutto dal dolore e sopraffatto dalle lacrime. Iniziano a tornare alla mente i bei momenti trascorsi insieme a lui e alla sua amata Maria Cristina, con la quale viveva in assoluta ed invidiabile simbiosi e alla quale adesso va il mio grande ed affettuoso abbraccio.

Non mi resta che ricordarlo adesso con queste foto scattate in momenti di spensierata felicità e con alcune delle sue magnifiche immagini che resteranno d’ispirazione per tutti i fotografi subacquei del globo, perché David era un’eccellenza della fotosub mondiale. La “mia” subacquea non sarà mai più come prima … addio amico caro David!

 

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