Marco Gargiulo

Vervece con Luisa & Pierluigi

Il vento è assente ed il cielo sereno in questa domenica di “mezz’agosto”, ultimo giorno delle ferie estive 2018. La giornata va quindi celebrata adeguatamente con un tuffo … “nel passato”.
Consueto appuntamento al Punta Campanella Diving Center alle 9 per l’uscita sub allo Scoglio del Vervece, zona A dell’A.M.P. di Punta Campanella. Oggi ritrovo una coppia di cari amici, Luisa & Pierluigi che, venuti da Napoli con le loro figlie, non si immergevano con me dalla scorsa estate.

Mentre preparo l’Isotta D850 con il Micro Nikkor 105 mm e la lente SMC +15, arriva un vassoio di cornetti ….. la tentazione di resistere è grande, ma siccome siamo all’ultimo giorno di “libertà”, mi lascio  sconfiggere dalla golosità.

Partiamo alle 10 dal diving e ormeggiamo subito alla boa predisposta per l’ormeggio dei gommoni. Sono previsti diversi gruppi, così decido di seguire un percorso “antico” che non percorrevo da decenni, quando non c’era ancora l’area marina protetta ….. il Viale delle Gorgonie. Qui scattai una delle prime fotosub con la Nikonos III, ritraendo entrambi i miei genitori tra i ventagli rigogliosi di Eunicelle avvolti da milioni di Anthias anthias. Mi seguono Rosy, Gianluigi e Vittoria, che accompagnano i miei amici in immersione. Il fondale è cambiato molto da allora, c’è molta più alga sul fondo, ci sono anche molti sargassi oltre alla Caulerpa racemosa che ricopre qualsiasi cm di roccia. In compenso c’è tantissimo pesce, con cernie, dentici e barracuda che approfittano della grande abbondanza di prede di piccola taglia, castagnole, alici e boghe. Le gorgonie gialle sembrano essere in perfetta forma, peccato non avere montato l’obiettivo adatto per riprenderle in toto. Lascio il gruppo a visitare il punto e proseguo effettuando un giro in senso orario a bassa quosta, provando ad avvicinare il più possibile i barracuda ed immortalarne lo sbadiglio ma ovviamente, è sempre quello non a fuoco che apre la bocca! Mi dedico così a fotografare una bella musdea in una piccola tana e poi le immancabili castagnole rosa. Quando mi accorgo che sono tutti radunati sotto la boa per la decompressione, mi stacco dal fondo senza nemmeno aver provato la lente macro, ma va bene lo stesso. Risalgo, mi spoglio e inizio a salutare in anticipo, così da poter andare via di corsa una volta tornato a terra, per andare al mare con la famiglia a Sorrento.

 

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