Marco Gargiulo

Amateur Underwater Photographer

#41 Baia di Ieranto con Capri Freediving

E’ sabato mattina, alle 8 scendo da casa e aspetto l’arrivo di Antonio Mironi, passiamo per il garage a prendere la mia attrezzatura e raggiungiamo Massa Lubrense dove ci fermiamo al negozio Capri Freediving a prendere la sua muta ma poi andiamo a Marciano a recuperare un paio di pinne Vesvius da un amico.

Resta ancora da fare la benzina e prendere lo scandaglio dimenticato in negozio e finalmente alle 9:15 siamo al porto di Marina della Lobra. Attendiamo l’arrivo degli amici apneisti di Antonio che arrivano da Napoli con la loro imbarcazione. Lasciano in porto la loro barca e ci muoviamo verso Punta Campanella per andare a scattare delle foto al loro allenamento sul cavo. A bordo conosco Stefano, Mattia, Luciano ed il proprietario della barca Valerio. La giornata è torrida, con un caldo africano insopportabile.

Scopro che Stefano è un grande fan dei miei genitori e non sapeva che fossi il loro figlio. Oggi ho montato il superdome con dentro il Nikon 8-15 mm, ho portato anche la GoPro Hero7 Black ma un problema alla scheda di memoria non mi ha consentito di usarla.

C’è onda e vento, andiamo a controllare a Punta Campanella e non è possibile fermarci, entriamo dentro la Baia di Ieranto dove invece si può stare abbastanza bene. Controlliamo il fondale con lo scandaglio al largo della baia ma sulla batimetria dei 40 metri non riusciamo a restare in sicurezza per calare il cavo, così decidiamo di entrare più all’interno e stazionare sul fondale di 20 metri e di approfittare solo per fare qualche scatto, abortendo la sessione di allenamento.

Entriamo in acqua verso le 10 e ci restiamo per un paio di ore, con i ragazzi che si alternano nelle discese ed io ogni tanto risalgo in superficie per dar loro qualche istruzione più dettagliata seguenti al briefing preliminare sul movimento e le posizioni da assumere in acqua. 

I ragazzi sono molto bravi e così, a fine sessione, li invito a scendere tutti insieme per fare qualche scatto diverso. Ovviamente non manca il selfie subacqueo e quello emerso.

Avrei voluto effettuare qualche altro scatto ai ragazzi in superficie, ma la temperatura torrida dell’acqua li fa spogliare subito per provare ad abbassare leggermente la temperatura senza la muta. Anche io sentivo un leggero refrigerio al di sotto dei 15 metri, ma la temperatura del nostro mare è ormai fuori controllo. 

Stefano mi sorprende con la sua grande abilità con la monopinna e si cimenta in una manovra acrobatica, il balzo fuori dall’acqua con il “Salto del Delfino o Dolphin Jump” che esegue ben due volte. Mi confessa che sarebbe capace di fare ancora meglio, ma dopo un paio d’ore intense, si è un poco affaticato ed ha i piedi dolenti.

Sistemiamo tutto a bordo facendo i turni, c’è poco spazio in barca, mentre uno sistema, gli altri restano a “bagnomaria” perché fuori dall’acqua non si riesce a resistere. Appena sono tutti pronti, ritorniamo verso il porto di Marina della Lobra.

E’ sabato e alle onde formate dal vento si aggiungono quelle delle tante barche che navigano in senso contrario. Raggiungiamo il porto e saliamo a bordo della bellissima barca di Valerio. Mi offrono una birra ghiacciata, ma resisto alla tentazione con  il timore di sentire ancora più caldo dopo, sotto l’effetto dell’alcool. Stefano mi mostra dei bellissimi video subacquei con le megattere e le orche, un vero spettacolo. Salutiamo i ragazzi che ritornano a Pozzuoli, Antonio invece mi riporta in banchina dove scarichiamo le attrezzature e poi mi accompagna a Sorrento. Ci salutiamo alle 14:30. 

Sistemo l’attrezzatura a casa e lavo tutto ma non ho il tempo di nemmeno di aprire lo scafandro. Mia moglie mi attende al mare ed ha portato con se il mio pranzo … nonostante sia abbastanza stanco ed accaldato, alle 15 affronto il “viaggio” verso il porto per andare a fare il bagno con mia moglie, pranzare e … stendermi sul lettino per godermi il necessario ristoro sotto l’ombrellone!

 

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