La notte di Halloween è stata davvero emozionante, con incredibili presenze che emergevano dal buio! Ma le presenze di cui parlo non sono streghe, vampiri o zombie… bensì le magnifiche creature del mare di casa mia!
Un ringraziamento speciale va al mio amico Fabio Russo, che ieri sera si è unito all’ultimo momento al mio programma notturno. È stata una bellissima serata, piena di incontri sorprendenti, conclusa poi a tavola davanti a un piatto caldo e tante chiacchiere.
Quando mi sono svegliato stamattina, il primo pensiero è andato allo scafandro: la guarnizione di chiusura era piena di sabbia dopo la notturna. Mi sono messo subito all’opera per pulirla con cura, rimetterla in sede e richiudere tutto, pronto per l’immersione odierna. Oggi la meta è il Banco di Santa Croce, anche se non so ancora se ci andremo per la prima o la seconda immersione della giornata. Dalla finestra entra un bel sole e il mare, finalmente, sembra calmo.
Poco prima delle 8:30 sono già al Punta Campanella Diving Sorrento. Fabio e Roberta sono al lavoro, impegnati a sistemare il carrello elettrico con le bombole. Ho portato con me una coppia di flash Inon Z330 da prestare a Fabio, ma oggi non potrà usarli: deve accompagnare i suoi clienti in acqua.
Quando tutto è pronto, ci spostiamo verso la banchina dove ci attende Roberta con il Marangone. Sistemiamo le attrezzature a bordo e ci dirigiamo verso Cala di Puolo per la prima immersione.
Il mare è tranquillo, il sole splende e in giro ci sono pochissime barche. Raggiunta la baia, non ancoriamo subito: aspetto che il gruppo si prepari per tuffarmi insieme a loro e registrare un reel per l’Instagram del diving. Dopo la capovolta e una foto di gruppo, mi sposto verso la gorgonia dove si trova l’uovo di gattopardo, per immortalarlo di nuovo.
Dopo qualche minuto arriva anche Fabio con i clienti e proseguiamo insieme. Sorvoliamo una vecchia rete da pesca e ci spingiamo un po’ più avanti, poi iniziamo a rientrare. Poco prima di risalire vedo un piccolo polpo rinchiuso nella sua tana, tolgo qualche sasso dalla sua “porta” per guardarlo negli occhi, ma l’intelligente mollusco preferisce restare all’interno della sua ospitale casetta. Cerco di non accumulare troppo azoto, quindi appena possibile risalgo in barca.
Anche gli scatti che faccio sono pochi: non ho ricaricato le batterie dopo la notturna e non voglio rischiare di trovarmi con i flash scarichi durante l’immersione al Banco di Santa Croce.
Risaliti a bordo, cambiamo subito le bombole, ma facciamo rientro a terra perché una cliente termina qui la sua giornata. Approfittiamo della pausa per fare un salto al diving, mangiare uno snack e reidratarci, pronti per il secondo tuffo del giorno.