Marco Gargiulo

#89 Camping Santa Fortunata con Punta Campanella Diving Sorrento

Dopo l’immersione notturna di ieri sera con annessa pioggia finale una volta arrivato a casa, stamattina l’attrezzatura subacquea è ancora bagnata ed appesa in balcone. Il cielo è nuvoloso e minaccia una imminente pioggia. Gianluigi però ha dato l’ok per le 9 tramite whatsapp così con calma mi alzo e provvedo allo scarico delle foto scattate ieri sera e dopo qualche minuto trascorso al computer, inizio a preparare la fotocamera. Decido di lasciare ancora i flash Scubalamp Supe D-PRO già montati con le batterie che risultano ancora ben cariche e di azzardare ed utilizzarli per le immersioni di oggi, per verificarne l’autonomia. La configurazione complessiva resta ormai immutata con minidome Saga-Dive e l’obiettivo Nikon 8-15 mm.

Raggiungo il Punta Campanella Diving Sorrento e c’è Gianluigi con un cliente francese, poi c’è Andrea che monta la sua GoPro, con Lisa e Vittoria intente a preparare l’occorrente per l’uscita in mare.

Il mare mosso rende impossibile imbarcare dalla banchina come al solito, così siamo costretti a salire a bordo di Marangone partendo dalla spiaggia. Nel frattempo in lontananza nel golfo si vede arrivare un temporale. Noi usciamo imperterriti ma non possiamo andare come programmato precedentemente allo Scoglio Vervece, bisogna fermarsi nell’unico punto ridossato dal mare, all’altezza del Camping Santa Fortunata, visto che anche la Punta del Capo è impraticabile a causa delle grandi onde che la colpiscono.

Lisa scende con il cliente francese, io e Andrea siamo liberi e ci immergiamo lungo la parete. Ho ancora azoto residuo dopo la notturna di ieri sera ed infatti ben presto il computer mi segnala decompressione. L’acqua è molto torbida, ma le spugne gialle sono bellissime. Ci sono alcune nasse abbandonate ed ormai ricoperte mentre quelle nuove ed in pesca hanno dentro alcune piccole cernie e murene ma che non è possibile liberare.

A poca distanza, quasi invisibile nell’acqua torbida, c’è una enorme rete che vediamo a stento e bisogna prestare massima attenzione. Andrea la segue fino al fondo per vedere se dentro c’è qualcosa, io mi trattengo più in superficie lungo la parete.

Sul fondo ahimè ci sono anche qui tanti rifiuti, principalmente bottiglie di vetro, alcune ormai inglobate completamente dagli organismi marini. Dopo un selfie con Lisa, io e Andrea risaliamo in un’acqua bianco latte. Vittoria viene a recuperarci sotto la pioggia che nel frattempo è arrivata anche qui.

Torniamo a terra e dobbiamo eseguire una nuova manovra di sbarco a nuoto, ritorniamo infatti al diving dalla spiaggia con le bombole addosso.

Fortunatamente c’è la doccia calda e dopo aver lavato tutto il materiale prima di riporlo ad asciugare, mi infilo dentro godendo del piacevole calore. Saluto tutti e risalgo sullo scooter, piove ancora leggermente ma quando arrivo a casa smette. Sistemo anche la fotocamera ma poi devo riscendere con lo scooter per una commissione e nel frattempo torna a splendere il sole che asciuga la sella dello scooter e la strada.   

 

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