Marco Gargiulo

Amateur Underwater Photographer

#56 Marina Grande di Sorrento – Immersione Notturna

La sveglia di venerdì suona alle 6:40 per accompagnare mia figlia Lidia a scuola, visto che anche oggi piove! Me ne torno a casa e trascorro la mattinata a guardare in tv la serie Gomorra. Sono in ferie come ieri ed il meteo mi costringe a restare chiuso in casa.  Più tardi la situazione migliora ed esce anche un pallido sole intorno alle 9:30. Continuo a guardare la tv seguendo le prove libere 1 dell’ultimo GP di F1 della stagione, ma ben presto il cielo si rannuvola di nuovo. Quando è quasi ora di pranzo, scendo con lo scooter per andare a guardare il mare e riprendere Lidia a scuola. C’è la neve sul Vesuvio, fa freddo ma le condizioni del mare sono buone, anche se l’acqua è molto torbida, dentro il porticciolo l’acqua è bianca. Vediamo come evolve la situazione nel pomeriggio …

Dopo pranzo guardo ancora in tv le prove libere 2 e nel frattempo inizio a preparare l’attrezzatura fotografica in previsione dell’immersione serale. Alle 16 porto mia figlia dal dentista e mentre siamo lì, inizia a piovere! Ci bagniamo mentre ritorniamo a casa sullo scooter sotto la pioggia che cadrà ininterrottamente fino a domenica mattina.  L’amara considerazione è quella di aver “speso” due giorni di ferie invano.

Oggi è lunedì mattina e si torna al lavoro con un gran gelo ma anche con un beffardo sole splendente ed un cielo limpido, si vede tutto il Golfo di Napoli. Stamattina ho anche ho tagliato la barba lunga di una settimana e me ne vado prima a Castellammare di Stabia, poi a Torre del Greco al Policlinico Federico II di Napoli. Me ne vado a pranzo da “Antonio La Trippa” dal mio amico Pino Bozza ed apprendo dal televisore del ristorante che il sorteggio della UEFA Champion’s League deve essere rifatto ex-novo a causa di un errore tecnico! Una vera  frittata, o meglio “THE SCEMPIOOOO”!

Il sorteggio viene così ripetuto alle 15, con una nuova serie di accoppiamenti. Quando raggiungo casa nel pomeriggio ho già tutto pronto. Effettuo prima una videochiamata Zoom precedentemente programmata e mi preparo, visto che fortunatamente Lorenza può accompagnare la sorella Lidia dall’ortodonzista all’uscita dalla lezione di danza, così posso andare a mare mentre il cielo si colora di rosso.

Carico l’auto e dopo aver preso attrezzatura in garage, accompagno Lidia a danza. Scendo a Marina Grande di Sorrento e non trovo il solito posto per l’auto vicino alle scalette, quindi mi sposto sullo scivolo di alaggio davanti alla strada di accesso alla Marina. Il mare è calmo ma comunque vado a vedere le condizioni all’esterno della scogliera dove ci sono due pescatori con le canne. Decido così di non andare verso sinistra come faccio abitualmente, ma di dirigermi verso la scogliera centrale per non disturbarli. Alle 18 circa sono in acqua; la temperatura esterna è di 9°C mentre quella dell’acqua oscilla tra i 16 e i 17°C, condizioni non proprio ottimali per incontri interessanti …

La visibilità dell’acqua è incredibilmente accettabile, controllo preventivamente la direzione con bussola, per evitare di perdermi al ritorno senza riferimenti ed inizio la mia discesa sul pendio fangoso al centro del passaggio tra le scogliere … un vero deserto! Le uniche presenze sono i tanti rifiuti che coprono il fondale oltre i 25 metri di profondità. 

L’unico sussulto mi viene regalato da una grande triglia molto collaborativa: la sollevo con il guanto ed inizia a nuotare docilmente e mi consente di scattarle una serie di foto senza scappare via.

Al di sotto della scogliera incontro una polpessa ed una fila di nasse nuove attualmente in pesca … del nulla! Recupero una maschera subacquea, una coppia di guanti, un birillo ed un vassoio di plastica marrone. Torno a terra agevolmente, anche senza usare la bussola, seguendo le onde della sabbia negli ultimi metri.

Esco alle 19:30 e mi tolgo le bombole direttamente in auto, poi prendo la tanica da 5 litri con l’acqua dolce e mi sciacquo superficialmente sul posto. Tolgo il cappuccio e solo allora sento il gran gelo della serata fredda sulla testa. Mi asciugo in fretta e mi svesto rapidamente, sistemo tutto nel bagagliaio e alle 20 sono già a casa. 

Pubblico prima una storia su Instagram e poi vado subito a lavare accuratamente le attrezzature per poi stendere il tutto. Lascio lo scafandro ad asciugare sul mobiletto del terrazzino ed accendo le luci pilota dei flash per scaricarli correttamente e me ne vado a mangiare alle 20:30. Sono velocissimo e alle 20:50 sono pronto per accompagnare Lidia dal dentista per la seduta di ortodonzia, evitando il viaggio con lo scooter con il freddo di questa serata. Ci sbrighiamo abbastanza presto, la notizia dell’imminente termine del trattamento ci rende felici e al mio ritorno verso le 21:45, riporto dentro casa lo scafandro Nauticam che è gelato. Anche la fotocamera al suo interno lo è. Immagino allora cosa accade quando si utilizzano queste attrezzature nei mari artici! 

Finalmente mi siedo davanti all’iMac, scarico le foto ed inizio a guardarle sommariamente. Spengo il computer quasi subito, le foto non sono esaltanti ed il racconto lo completerò domani, se mi riesce! 

 

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