Marco Gargiulo

Amateur Underwater Photographer

Lorelei in apnea con Dario, Antonio e Thomas

Ieri sera mi squilla il telefono mentre sono sul divano … “Scendi che sto sotto casa tua!” Mi metto le scarpe ed indosso la mascherina e mi precipito per le scale per raggiungere il mio amico al Pub. E’ Dario che è passato per salutarmi e per prendere accordi per l’appuntamento di questa mattina. Concordiamo un orario comodo, ore 9 e lo prego di prepararmi la bottiglia di acqua calda saponata per indossare la muta.   

Suona la sveglia e vado a fare la colazione, devo accompagnare mia figlia Lidia a scuola alle 7:45 con lo scooter. Quando rientro effettuo il rituale passaggio in pescheria e poi ritorno a casa. Completo le operazioni di chiusura delle attrezzature e, leggendo il messaggio sulla chat del Poseidon Team A.S.D., apprendo che l’appuntamento è anticipato alle 8:30. Scendo e passo in garage a prendere piombi, attrezzatura e boa segna-sub e raggiungo il cancello di casa di Dario. 

Mi apre ed entro nel cortile, dopo qualche minuto scende già vestito con la muta. Aspettiamo l’imminente arrivo di Antonio e suo figlio Thomas ed iniziamo la discesa delle scale che ci portano a livello del mare. Abbiamo però la necessità di avvisare i rocciatori, che sono a lavoro per rimuovere del materiale pericoloso, di interrompere per qualche minuto le loro operazioni e consentirci di passare sotto il costone in sicurezza. Ci sistemiamo ed iniziamo a vestirci. Dario mi ha preparato la saponata e l’operazione d’indossare la muta avviene con inimmaginabile semplicità! Sto iniziando anche a familiarizzare con la muta da apnea tanto è vero che l’ho anche fatta modificare dal mio amico Edosub, per aggiungere un “accessorio” indispensabile per le lunghe permanenze in acqua.

Oggi uso per la prima volta la nuova cintura di piombi “marsigliese” abbinata allo schenalino ed ho portato con me di nuovo la GoPro Hero 7 Black e la custodia universale per smartphone NAUTISMART PRO, con dentro il mio telefonino Xiaomi. 

Ci tuffiamo e l’acqua è torbida e con un poco di risacca.   Mi dedico a scattare qualche foto a mezz’acqua ma anche ai miei amici che si stanno allenando per la prossima gara selettiva di safari Fotosub che organizzeremo tra quindici giorni alla Baia delle Sirene di Massa Lubrense. Trascorriamo oltre 3 ore in acqua ma effettuo pochissimi tuffi perché oggi il moto ondoso mi disturba non poco. Si vedono alcuni piccolissimi polpi, una seppia ed uno spirografo, ma anche tanti rifiuti, tra di essi un enorme copertone di un trattore ed una scaletta metallica.

(foto GoPro)

(foto Xiaomi)

Alle 12 come concordato siamo fuori dall’acqua. Le onde sono aumentate ed è abbastanza complicato risalire sugli scogli con le due fotocamere tra le mani. Questa volta non risaliamo con le mute le togliamo e ci asciughiamo. Una mezz’ora dopo siamo pronti per la faticosa salita, è necessario però avvisare di nuovo i rocciatori per consentire il nostro passaggio.

La salita è sempre memorabile, ma dopo qualche sosta, arriviamo in cima. Salutiamo Elena ed i bambini che stanno giocando in cortile e rientriamo alle nostre abitazioni. Subito mi metto a lavare le attrezzature e poi a fare doccia. Alle 13:45 scendo di nuovo per andare a riprendere Lidia a scuola e finalmente sedermi a tavola per il pranzo.

Sono abbastanza “cotto” quando mi siedo sul divano per guardare le qualifiche del GP di F1 con mia figlia Lorenza; inesorabilmente alterno veglia e sonno, ma non mi perdo la Q3 e la Pole Position  n.100 di Lewis Hamilton!

 

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