Marco Gargiulo

Amateur Underwater Photographer

Punta Pizzaco con Mimmo

Attrezzatura pronta da una settimana, ieri sera ho caricato anticipatamente l’auto per non perdere tempo prezioso. Alle 7:00 sono già in direzione di Torre Annunziata dove preleverò il mio compagno d’immersione per andare a fare un tuffo a Procida. Dopo 30′ sono sotto casa del Prof. Mimmo Roscigno e alle 8:30 siamo già in banchina al porto di Baia. Passiamo a salutare gli amici del SUB BAIA Diving Center, con Rosy, Gianluigi, Edoardo ed Ivo, intenti ai preparativi, ritorniamo in banchina dove incontriamo l’amico Pietro Cremone venuto per consegnare a Gabriella Luongo, per conto della “befana” … uno scafandro Nauticam per Nikon D7100! Ci sono anche gli amici Beniamino e Federico Marciano, anche loro foto-muniti.

La giornata è splendida, il mare calmo con condizioni ideali per fare una passeggiata nel Golfo di Napoli, raggiungeremo Punta Pizzaco a Procida dove andremo a fotografare il corallo rosso. Ahimé attendiamo alcune ore prima che tutti i clienti siano pronti per imbarcarsi sui due veloci gommoni. Raggiungiamo l’isola in pochi minuti e siamo subito pronti per immergerci. Quando siamo ormai in acqua, il cielo si copre con delle nuvole che riducono sensibilmente la luminosità in acqua. La visibilità poi non è delle migliori ma, dopo una lunga navigazione subacquea, raggiungiamo il punto desiderato a circa 40m di profondità. Nelle anfrattuosità della roccia si stagliano i rossi e preziosi scheletri del corallo, solo qualche ramo però ha i polipi bianchi espansi, così come accade oggi alle gorgonie gialle presenti lungo la parete. Ci fermiamo a scattare qualche foto wideangle close focus ma le condizioni di luce e di acqua non sono ottimali. Dopo aver accumulato qualche minuto di deco, risaliamo lungo la falesia dove sono abbondanti le spugne gialle Axinella cannabina e Axinella polipoides. Siamo prossimi a terminare l’immersione quando, su una delle poche gorgonie bianche presenti, incontriamo un cavalluccio marino. La fretta e la poca aria a disposizione non mi consente di ottenere un grande risultato così lo mostro a Mimmo iniziando la risalita finale. Mi fermo quindi sul pianoro sabbioso circondato da Posidonia oceanica, attendendo i miei compagni mentre cerco tra le foglie qualche altro ippocampo. Rientrati a terra, dopo aver sciacquato tutto presso l’attrezzatissimo diving, mi siedo a mangiare qualcosa in un ristorante del porto con Gabriella, Pietro e Mimmo. Solo alle 16:00 partiamo da Baia per tornare a casa, dopo aver trascorso una intensa giornata di mare.

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