Marco Gargiulo

Amateur Underwater Photographer

Immersione Notturna

Finalmente anche l’anno 2018 è stato bagnato, anche se il tempo ed il luogo non doveva essere quello odierno … avevo in programma una “fuga” a Saline Ioniche per andare a trovare il mio amico Domy Tripodi al Ficarella Diving Center, ma le condizioni meteo-marine avverse (anche qui a Sorrento) mi hanno fatto desistere. 
Stamattina sono sceso a guardare da vicino il mare dopo alcuni giorni chiuso in casa a causa della pioggia intensa. C’è risacca ma l’acqua sembra accettabile, torno a casa e completo la preparazione dell’attrezzatura fotografica. Le condizioni del mare non sono ottimali ma è l’occasione questa per portare in acqua i nuovi flash Ikelite 161 comandati con fibra ottica, accoppiati ai nuovi bracci Isotta galleggianti. Ho da collaudare anche i miei nuovi “denti bionici” che il dentista mi ha “montato” prima di Natale e che mi ha costretto ad una pausa “tecnica” proprio quando il meteo era magnifico!
Verso le 18 mi metto in moto, prendo l’auto di mia moglie e passo a prendere l’attrezzatura in garage ma non trovo un accessorio indispensabile …. il cordino con i moschettoni che mi serve per richiudere la muta stagna! Passo a vedere nella mia auto ma non c’è! Maledizione …. ritorno al garage invano, eppure l’avevo sistemato nella tasca della muta e non c’è! Riapro il borsone e finalmente, guardando con più attenzione, trovo l’attrezzo agganciato al GAV …. me ne ero dimenticato. Ok, adesso sono pronto ma sono le 19 quando finalmente arrivo al posto d’immersione. Mentre mi vesto chiacchiero con gli immancabili pescatori che puntualmente ripropongono le solite, beneauguranti, domande …. Quanto dura la bombola? A quanti metri scendete? Ah, fate le fotografie, allora non andate a pescare? Ma non avete freddo? Rispondo divertito e completo la vestizione, chiudo l’auto e scendo in acqua dalla spiaggia. L’acqua è terribile, lattescente  nei primi metri, fortunatamente in profondità le condizioni migliorano. Sorvolo il fondo fangoso in cerca di soggetti … trascorrono alcuni minuti senza nessun incontro, poi da lontano vedo l’inconfondibile pinna dorsale del pesce San Pietro. Sono sui -30 metri e il pinnuto mi porta verso il largo. Non posso trattenermi a lungo e lo lascio andare verso il fondo. Risalgo verso quote più tranquille ed incontro quattro pesci serpente a poca distranza in metri tra di essi. Un piccolo cavalluccio marino su una cima abbandonata, alcuni paguri e un paio di granchi facchini. Sono prossimo a rientrare quando incontro un piccolo polpo che sta terminando il pasto e poi una grande seppia che sembra particolarmente collaborativa. Scatto molte foto per provare i flash,  ma non sono a mio agio a causa della lunga inattività … ne riduco la potenza che è superflua in queste condizioni. La seguo mentre nuota portandomi lontano dai riferimenti del fondo …. mentre cambio il setup della fotocamera la perdo di vista e …. mi perdo anche io …. sono costretto a risalire in superficie per orientarmi. Sono tornato indietro di un lungo tratto e mi tocca pinneggiare molto per rientrare a terra. Sono soddisfatto e contento per aver inaugurato questo nuovo anno con il mio “amico” Zeus, non resta che tornare a casa per la cena!

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