Marco Gargiulo

Amateur Underwater Photographer

Vervece con Isabella

Il primo weekend di maggio è iniziato e quasi tutti i membri della IUPS (Italian Underwater Photography Society) oggi sono in acqua in giro per l’Italia. C’è chi è andato a far visita al Sistiana Diving nei pressi di Trieste, chi invece è al Centro Sub Monte Conero a Numana e chi si immerge al Punta Campanella Diving Center di Massa Lubrense! Questi diving center non rappresentano solo l’eccellenza per tutti i subacquei,  sono soprattutto dei Photosub Friendly Diving, dove ad ogni fotografo subacqueo viene  dedicata la massima attenzione, al fine di realizzare scatti di gran qualità.

Dopo una giornata trascorsa a sistemare e svuotare scatoloni a casa, anche io vado in acqua, al Vervece con Edoardo e tanti amici che sono intervenuti a Massa Lubrense per il workshop organizzato da Mimmo Roscigno. Dopo aver consumato un buon caffè al bar del porticciolo della Lobra, iniziamo la preparazione della fotocamera e delle attrezzature pronti per uscire in mare alle 9:30. In acqua oggi sono con Edoardo che accompagna Isabella Maffei e suo marito Claudio a vedere l’Axinella cannabina, mentre Michele e Domenico seguono passo passo o meglio pinna pinna, il prof. Roscigno alle prese con il minidome.

La visibilità è pessima, ed anche il cielo è velato, ieri invece splendeva un gran sole … condizioni più congeniali ad una configurazione con minidome rispetto a quella che ho montato, con il superdome ed il Sigma 15 mm. Seguo per un tratto Edo, poi lo sopravanzo quando riconosco il percorso sommerso che non riuscivo a trovare da molti anni. Questa volta raggiungo la grande spugna gialla, scatto alcune foto prima di lasciare campo libero a Isa. Risalendo Edo mi mostra anche il ramo di Savaglia savaglia che sta crescendo su di una Paramuricea clavata, poi ci separiamo. Io provo a raggiungere Mimmo ed i suoi allievi mentre il mio gruppo prosegue nel giro profondo dello scoglio del Vervece.

Incontro prima Domenico, poi anche Mimmone e Michele sul pianoro roccioso a 12 metri, intenti ad effettuare le prove d’illuminazione sulle pareti rocciose che tornano ad essere  ricoperte dalle margherite di mare, dopo lo scempio operato dai pescatori di datteri di mare qualche estate fa.

Sono l’ultimo a ritornare a bordo del gommone, attardato da un enorme ctenoforo che fluttua nell’acqua sospinto dalla corrente. Solo il tempo di sciacquare le attrezzature e di salutare che sono di nuovo sullo scooter per tornare a casa per il pranzo. Non resta che  gustarmi in tv l’imminente festa per il 33° scudetto dell’amata Juventus.

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