Marco Gargiulo

Amateur Underwater Photographer

2013-04-29 Punta Lauro e Punta del Capo

Ore 8:00 invio un sms a Mariangela … controllo il telefonino trenta minuti dopo ed ancora nessuna risposta … riguardo il messaggio e mi accorgo che c’è stato un errore di invio! Lo rimando e subito dopo ho la risposta: “Si Marco, ho dei clienti olandesi ed esco alla solita ora. Allora prendo le bombole anche per te!”  Poco dopo sono al porto dopo aver preparato al volo la fotocamera con il 105 mm. E’ con grande gioia che sistemo l’attrezzatura a bordo della Ligeia, sarebbe stato un peccato non “bagnare” questi giorni di ferie che ho a disposizione. Quando arrivano a bordo i tulipani, ho già montato la fotocamera e la bombola. Partiamo in orario e solo allora capisco che è prevista una doppia immersione, senza rientrare in porto. Magnifico! Giunti nella baia di Puolo terminiamo la vestizione, mi faccio lasciare all’interno della Punta Lauro perché ho intenzione di andare sul sabbione intorno ai 40 mt. Il gruppo invece si immergerà sulla punta e poi rientrerà verso la spiaggia. Appena immerso scendo verso il fondo sabbioso, sorvolando la franata rocciosa. Subito noto una Alicia mirabilis su un sasso. La fotografo mentre è tutta chiusa. Alzo gli occhi per proseguire e vedo un piccolo buco sulla sabbia … da esso fuoriesce un Ophysurus serpens, il grongo-serpente particolarmente sospettoso. Attendo qualche minuto ma la deco già comincia ad essere segnalata sul mio Mares Icon HD. Scatto ma ancora non fuoriesce, quindi proseguo e vicino ad una gorgonia di fango trovo un gamberetto trasparente, sembra un Pereclimenes … risalgo verso la parete e mi fermo ad immortalare in primissimo piano una bavosa africana in livrea gialla. Dopo circa 60 minuti risalgo in barca, dove mi attendono gli olandesi distesi al sole.

Una trentina di minuti di intervallo, il tempo di sostituire le bombole e siamo già pronti per immergerci alla Punta del Capo, sotto le rovine della villa romana di Pollio Felice. L’acqua è bruttissima, di un verde bottiglia nei primi metri, più in basso la visibilità migliora un poco. Quasi subito mi imbatto in un rombo peloso, perfettamente mimetizzato su una roccia. Mi dedico esclusivamente a lui, ma quando ormai lo saluto mi accorgo che è una Lei! Appena si allontana noto il ventre rigonfio, mentre nuota la seguo ma non riesco a raggiungerla. Soddisfatto, termino l’immersione per tornare subito a casa, per pranzare con mia figlia Lorenza rientrata da scuola.

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