Marco Gargiulo

Amateur Underwater Photographer

04 agosto 2010 Banco di Santa Croce

“si si, l’abbiamo trovata!” Mike e Mariangela finalmente riemergono dopo aver individuato la boa sommersa del banco. Sono le ore 21:00 a bordo di Ligeia, quando una corale esultanza accoglie la buona notizia. Avevamo temuto fortemente di dover cambiare meta per l’immersione, a causa della scarsa visibilità notturna e di un ecoscandaglio bizzoso …. dopo una lunga ricerca ci siamo e siamo pronti a tuffarci.

La giornata era cominciata presto al mattino con un’uscita familiare in barca; rientrato a casa ho preparato torcia e  fotocamera e mi sono rilassato un po in attesa dell’appuntamento serale, desideroso di un’immersione “extrastrong” come ad esempio il Banco di Santa Croce. Speriamo che la compagnia sia adeguata ed il meteo pure … consulteremo il comandante …. Al porto arrivo come sempre in leggero anticipo, dopo aver recuperato l’attrezzatura dal garage. La serata è splendida ed il mare leggermente mosso dal vento. Attendiamo l’arrivo dei sub e scopro con immenso piacere che oggi ci saranno anche gli amici “esperti” Tonino, Mike e Michela. “Allora dove volete andare?” chiede Mariangela al gruppo … e noi “al Banco di Santa Croce!” Ok, sbrighiamoci allora, per arrivare sul posto con ancora visibilità per i segnali ….

Appena tuffati avvertiamo il calore superficiale dell’acqua che è però abbastanza torbida in superficie, eppure nel golfo in questi giorni l’acqua è davvero stupenda! Sicuramente sotto sarà migliore, come sempre …. ed infatti la discesa del gruppo lungo la catena mostra l’approssimarsi del fondo in modo sempre più chiaro. Siamo al di sopra della grotta passante per lo scoglio, prima di entrare scatto una foto ad una sabella ma …. le prime foto sono molto sovraesposte, controllo sul display e mi accorgo di aver lasciato il diaframma tutto aperto …. correggo e proseguo verso il basso quando mi imbatto nei primi due, di una lunga serie, di scorfani enormi! Il mio compagno Tonino mi mostra nella spaccata della grotta un grosso gronco che si nasconde in tana. Entriamo per ultimi nell’antro e subito tra le rosse gorgonie vedo in basso un’aragosta di notevoli dimensioni; ammiriamo i ventagli rossi stagliarsi nel nero ed i rosei anthias addormentati tra i rami, fuoriusciamo seguendo il consueto percorso mantenendo la parete alla nostra destra.

Scorfani, spirografi bianchi e multicolori, spugne e gamberetti sono ovunque! Gli Stenopus sono fuori delle tane in caccia ma pronti a ritrarsi al riparo, spaventati dai fasci luminosi delle nostre lampade. Due cipree ed ancora una piccola aragosta, tantissime le uova di gattuccio. Un giro completo è stato effettuato e ne eseguiamo un altro risalendo verso la superficie, qui le pareti sono adesso completamente gialle ricoperte dalle margherite di mare con i polipi completamente estroflessi. Prima di risalire un trio di scorfani proprio sotto la catena che ci guiderà in superficie e ci accompagnerà per gli oltre dieci minuti di decompressione! A bordo della Ligeia, i racconti entusiastici si susseguono durante tutto il cammino che ci divide dal porto … Oramai disteso nel letto, stento a prender sonno abbagliato dai mille colori che riesce a donare ” ‘o caveraruso“!

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