Marco Gargiulo

Amateur Underwater Photographer

07 agosto 2008 Notturna a Punta S.Lorenzo

Dopo un lungo interminabile periodo di assenza da mare, finalmente si esce per una immersione notturna a Punta San Lorenzo. Appuntamento con Mariangela e la Ligeia alle 20:00 al porto di Sorrento. Attendiamo a lungo qualche ritardatario bloccato dal traffico e finalmente ci dirigiamo verso la meta d’immersione. Il mare è calmo e il cielo stellato con uno spicchio di luna che illumina la notte. Arriviamo sul punto d’immersione dove ci tuffiamo in acqua, il fondale è misto con scogli e Posidonia, è l’habitat ideale per scovare qualche bel cavalluccio marino …. L’acqua è calda e limpida, subito a circa -15 m. Maurizio mi mostra una bella seppia, dopo pochi scatti lancia il suo inchiostro per andare via. Incontriamo una grossa attinia Anemonia sulcata ed una polpessa, poi di nuovo la seppia che evidentemente non si era spostata a sufficienza! Eduardo sorvola senza accorgersene una bella Alicia mirabilis ed io subito lo avverto per mostrargliela e per farmela illuminare dal di dietro per ottenere delle foto più belle. Con le nostre luci l’attinia subito si chiude ritraendo i tentacoli. Numerosi i latterini che abbagliati dalle lampade si adagiano al fondo per poi schizzare via. Ad un certo punto tra le foglie secche di Posidonia vedo un sarago morto sul fondo ormai cibo per i murici. Tra le foglie verdi della pianta marina si nascondono saraghi fasciati, Apogon e labridi ed è proprio tra queste foglie che Alberto mi mostra un bel Pesce Ago, perfettamente mimetizzato. Mi avvicino per ritrarlo nel suo ambiente poi comincio a scattare qualche immagine dell’animale intero dopo averlo fatto spostare dal fitto fogliame. Vedo l’amico Michele con la sua fotocamera reflex alle prese con una medusa ma quando mi avvicino per immortalarla ha ormai quasi raggiunto la superficie e quindi desisto. Tra le rocce numerosi crostacei fanno capolino per poi nascondersi quando le nostre luci si fanno più intense, tra questi alcuni Stenopus e Galatea squamifera. Infine, quando è passata già un’ora d’immersione, tra le foglie riposa un grosso sagago che si lascia fotografare durante il suo riposo. E’ proprio a questo punto che Eduardo mi viene a chiamare per rientrare in barca dove ci aspetta una bella anguria in fresco!

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